Pesciolino

Il pesciolino rosso e nero
di Pirooz Ebrahimi
Correzione:Patrizia De Franceschi
Illustrazioni di Francesco Peri

Un giorno di primavera Alef decise di prendere la sua barchetta e di navigare qua e là per il Mar Caspio, un grande lago salato a sud del nostro pianeta. Remando, remando, Alef guardava l'acqua sperando di scorgervi qualche pesciolino, amava molto gli animali, specialmente i pesci rossi e voleva conoscerne le espressioni e le movenze.


Col passare del tempo Alef si accorse che il cielo era sempre più cupo e si alzava anche una leggera ma fredda brezza. Decise così di far ritorno a casa, ma improvvisamente il sole scomparve e le onde si unirono, formando un'unica grande onda, così grossa che alzò fino al cielo la piccola imbarcazione, il ragazzo era spaventato e ammutolito, dall'alto dell'onda non riusciva a scorgere nulla.

Ciò che stava accadendo era terribile, l'onda si riversava sulla terra circostante il Mar Caspio e ricopriva tutte le piantagioni, i boschi, le case. Alef prese un remo in testa e perse i sensi.
Quando riaprì gli occhi e si guardò intorno vide che la sua barchetta galleggiava sull'acqua di un piccolo canale, sulle sponde del quale sorgevano alti palazzi e strade che macchine veloci e colorate percorrevano incessantemente. Impaurito cominciò a pregare sperando in un miracolo, e fu così che si accorse di avere un ospite sulla sua barca: un bellissimo pesciolino rosso con la testa nera.

Alef sapeva benissimo che solo i Pesci Principe del Mar Caspio avevano quel colore, si sentì onorato e meno solo. Erano in due ad essere approdati a Milano, Una grande città a nord del nostro pianeta. Il ragazzo e il pesciolino unirono le forze per affrontare così le prime difficoltà. Il tempo passava e i due amici erano ormai inseriti nel contesto cittadino; Alef lavorava e studiava all'università, mentre Asci, così si chiamava il piccolo Pesce Principe, stava in casa nella sua bolla di vetro. Entrambi avevano imparato l'italiano, lingua molto diversa dal persiano che parlavano nella zona del Mar Caspio. Purtroppo Alef era spesso fuori casa, fra gli studi e il lavoro, e Asci soffriva un poco la solitudine, e, come hobby, passava il tempo a far conti fra bollette di gas, luce e telefono. Quante spese dovevano affrontare i due amici e quanto era difficile vivere lontano dai propri cari! Un giorno Alef, per farsi perdonare le lunghe assenze da casa, decise di regalare ad Asci una favolosa pesciolina rossa. Così la sera si presentò con una brocca fra le mani contenente Masci. Quindi versò l'acqua con Masci nella vasca di Asci, il quale arrossì nel vedere quell'affascinante pesciolina nuotare così elegantemente e con grazia nella sua boccia.

Masci molto spiritosa e vivace iniziò subito a schernire il suo compagno di nuoto a causa della sua testa nera e del corpo rosso, ma Asci con nobile gentilezza spiegò alla pesciolina che solo il Pesci Principe del Mar Caspio avevano quel colore, e che lei, essendo una semplice pesciolina rossa doveva essere fiera di vivere con un principe.
Il tempo passava e le stagioni si alternavano, Milano diveniva ora grigia e fredda, ora calda e afosa. Così pure la barba di Alef si allungava e si accorciava secondo le situazioni in cui il ragazzo si trovava, costretto a cambiare il suo aspetto fisico e l'atteggiamento in funzione del lavoro che svolgeva e delle persone che incontrava. Alef era sempre più stanco e sentiva molta nostalgia della sua famiglia, anche Asci e Masci non sapevano più nulla da tempo dei loro cari.
Questo è un posto meraviglioso dove molti pesci diversi fra loro s'incontrano e fanno amicizia, scambiandosi le loro culture. Alef, ritrovandosi nell'acquario insieme ai suoi due amici approfittò della situazione per svolgere l'attività che sempre aveva sognato di fare, quello per cui negli ultimi anni si era sacrificato, studiando e lavorando, ossia il pesciologo. Alef venne assunto come osservatore dei pesci e fu lì che passò tutto il resto della sua vita. Egli fu veramente felice e non si sentì più solo e senza famiglia perchè visse non in una casa, ma nel "Grande Acquario di Genova" insieme a pesci rossi, gialli e blu, ma soprattutto insieme ad Asci e Masci.