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Sospesa nel nulla assoluto,
con il cuore rapito dal Vuoto,
Maria vide una Figura che la riempì di commozione,
una Presenza vivificante;

la visione sorse dalla terra,
uno Spirito Santo di Fede,
luminoso come il sole o la luna;
splendida come l'aurora del sole,
un'apparizione di nuda bellezza, semplice e senza veli
sorse dalla terra.
Spaventata nella nudità
di fronte alla Figura soprannaturale, Maria indietreggiò,
tremando per paura della corruzione e del peccato.

Anche Giuseppe, come i cortigiani egiziani!
avrebbe tagliato le proprie dita per lo stupore
di fronte al candore di una così pura bellezza.
Come un sentimento puro scaturisce dal cuore
o una rosa fiorisce dalla terra,
questa Figura irreale le sbocciò davanti.
Sopraffatta dalla visione, privata del suo io,
Maria si sentì mancare
e cercò rifugio nella Divina Misericordia.
La sua natura profondamente pura
era solita cercare rifugio nell'Invisibile
lontano dal mondo,
il mondo che le appariva un regno incostante,
perciò la prudenza la invitò
a fare della protezione di Dio la sua fortezza,
e a costruire così un rifugio per la sua anima
fino alla morte,
per paura che qualche nemico ostacolasse la usa ricerca.




Rumi, Molana Jalalo d-Din, grande Maestro sufi e anche poeta, scrisse il Masnavi per educare e il Divan-e Shams per ispirare i devoti sul cammino.

Il Corano; Yusef, Giuseppe 31:
"E quando Zoleika sentì la loro chiacchiera calunniosa, li mandò a chiamare e preparò dei cuscini(perchè si stendessero in qualità di ospite) e diede a ciascuno un coltello( e un'arancia da sbucciare), poi disse a Giuseppe di andare a incontrarli. Quando costoro lo videro, ne furono tanto colpiti che si tagliarono le mani(invece della frutta) ed esclamarono: "Dio, perdonaci! Costui non è un essere umano! Sicuramente può solo essere un angelo caritatevole!".


Tratto dal libro "Gesù secondo i Sufi" di " Dr. Javad Nurbakhsh"