Non soffrire viaggiatore perché anche noi, qui, siamo stranieri.
Da tanto tempo ci manca la luce della nostra luna.
Senza di te non c’è differenza tra la primavera e l’autunno.
Oh!Come sono diventate tristi tutte le mie poesie!
Non soffrire viaggiatore perché il tempo non è cattivo.
Qui, invece, il cielo non sa neanche piovere.
Non soffrire viaggiatore perché mi si stringe il cuore.
Mi perdo nella luce dei tuoi occhi belli.
Non soffrire viaggiatore, è brutto respirare quando si è lontani,
ma io lo so quanto sei paziente.
Non soffrire viaggiatore, presto farai ritorno e
vedrai cos’ abbiamo fatto da quando sei partito.
Non soffrire viaggiatore, la sofferenza è inutile.
So che nessuno conosce il tuo cuore.
Non soffrire viaggiatore, siamo nel mese di Esfand(1):
la primavera è vicina e tu allora tornerai, sorridi.
Non soffrire viaggiatore, il presente non è eterno.
Amore, non sarai lontano per sempre.
Non soffrire viaggiatore, un’altra nascita.
Non soffrire viaggiatore, non soffrire stella.
(1) Ultimo mese dell’inverno.
POESIE-Maryam HEIDARZADE
Carta e Penna Editore-2011