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Poesie di Forough Farrokhzad

Poesie di Forough Farrokhzad

Traduzione dal persiano in italiano: Asmar Moosavinia

Ancora saluterò il sole

Ancora saluterò il sole
il ruscello che scorreva dentro me

le nuvole che erano miei lunghi pensieri
dolente crescere dei pioppi del giardino che con me
passavano da aridi stagioni
il gruppo dei corvi
che portavano come dono per me
l’odore dei notturni campi
mia madre che abitava nello specchio
ed aveva l’aspetto di mia vecchiaia
e ancora saluterò la terra
che la sensualità della mia ripetizione , ammassava
il suo infiammato interno di semi verdi

Vengo , vengo , vengo
con i miei capelli : la continuazione degli odori di sotto il suolo
con iI miei occhi : le dense esperienze dell’oscurità
con i cespuglii che ho raccolto dai boschi di quell lato del muro

vengo , vengo , vengo
e la soglia si riempie di amore
ed io alla soglia , ancora saluterò
quelli che amano
e la ragazza ancora qua ,
alla soglia piena d’amore in piede

Il vento ci porterà

Nella mia piccolo notte , peccato
il vento ha appuntamento con le foglie degli alberi
nella mia piccolo notte c’è l’ansia di rovina

ascolta
senti il soffio della tenebre ?
io guardo stranamente questa felicità
io sono abituata alla mia disperazione

ascolta
senti il soffio della tenebre ?
nella notte passa qualcosa
la luna è rossa e torbida
e su questo tetto che ogni momento vi è la paura di precipitare
le nuvole , come la folla in lutto
aspettano forse l’istante di piovere

un momento
e poi , niente
dietro questa finestra la notte sta tremando
e la terra sta fermandosi di girare
dietro questa finestra un ignoto
si è preoccupato per me e te

O tutto verde
Metti le tue mani come un ardente ricordo , in mie
[ innamorate mani
e affida le tue labbre come un caldo sentimento dell’esistenza
alle carezze di mie innamorate labbre
il vento ci porterà con se
il vento ci porterà con se

Dono

Io parlo dell’estremità della notte
dell’estremità del buio
e parlo dell’estremità della notte

se vieni a mia casa portami una lume caro
e una finestra dal quale
guarderò la folla della felice via

L’ucello è mortale

Mi sento triste
mi sento triste
vado al terrazzo e sfioro
le mie dita sulla strascinata pelle della notte
le luci del rapporto sono buii
le luci del rapporto sono buii
nessuno mi presenterà al sole
nessuno mi porterà alla festa dei passeri
ricorda il volo
l’uccello è mortale

Poesie di Forough Farrokhzad was last modified: Maggio 27th, 2007 by mahnaz badihian
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