All'interno del progetto “Lingua Madre” , fiore all'occhiello del salone internazionale del Libro di Torino, la sera del 14 maggio verrà eseguito il concerto “L'amore dall'Egeo al Caspio”. Musica e testi tradizionali dell'area turca, greca e azera.

E' la prima volta che il repertorio musicale di un programma di matrice etnica viene eseguito trascendendo i confini geografici, permettendo all'arte di manifestare appieno la sua capacità aggregante e comunicatrice e ignorando i limiti posti sulle carte geografiche.
Il concerto inizia con canti di origine anarchica, fuorilegge.
Rebetika è il genere musicale scelto come benvenuto per ricordare subito agli ascoltatori quanta bellezza può nascere dalla sofferenza.
Parole inneggianti agli amori perduti, alle terre strappate, ai luoghi del cuore.
Un percorso che da una patimento giunge fino all'essenza stessa dell'amore: la comunione, l'unione, l'integrazione.
Un viaggio che attraversa i mari, la patria, per fermarsi sulle note e sul linguaggio che tutti conosciamo e di cui siamo infarciti.
L' espressione degli strumenti tipici della musica greca, turca, azera, come il tar, il saz, bouzouki, suggerisce riferimenti popolari e folk, è in realtà portatrice di valori globali ed ecumenici.
Apparentemente leggera, tale arte musicale mostra tutta la sua portata unificante e sovranazionale che la tradizione stessa ci consegna.
I musicisti hanno deciso di viaggiare insieme con il loro repertorio per dimostrare tramite il loro stesso esempio la validità del loro messaggio, attraverso i suoni di
Fakhraddin Gafarov esperto esecutore dell’arte del mugham azero, già direttore del conservatorio nazionale dell’Azerbaijan e da anni rifugiato politico in Italia; Carmelo Siciliano, suonatore di bouzouki, esperto, insegnante e ricercatore di musica greca e infine attraverso l’eclettica e versatile vocalità di Thoni Sorano, cultore di turcologia, cantante in 5 lingue mediorientali e mediterranee, autore di colonne sonore, arrangiatore .
Descrivere il particolare, l'unico, lo specifico per celebrare il patrimonio collettivo che invece eleva verso l'universale.
Così il concerto “L'amore dall'Egeo al Caspio” ci conduce lontano dalle nostre poltrone ma vicino a siti, forse poco esplorati.
L'amore, che è il nocciolo attorno al quale si fanno vibrare tutte le corde, si manifesta sotto le sue più creative forme nei soggetti verso cui si protende; amore per una donna, per la terra da cui si è forzatamente allontanati, amore per le proprie tradizioni, separazioni e congiungimenti. In questa altalena dei sentimenti è racchiuso il motore dell'umana natura che attraverso l'arte fiorisce nelle menti dei fortunati ascoltatori.
“Abbiamo la necessità di sopravvivere, per questo siamo artisti!”, così il cantante Thoni Sorano, apostrofa quest'avventura. L'artista è colui che per primo avverte le sofferenze
della vita e che in prima linea decide di affrontarle nel modo che gli è più congeniale.
Sopravvivere in questo caso significa cantare la verità, suonarla, non celare i valori di popoli politicamente distanti, ma rivelarli per quello che sono simili, addirittura uguali, coincidenti. Poiché è lo stesso territorio che li ha generati, la stessa terra che li ha nutriti e lo stesso il cielo sotto il quale sono cresciuti. Così per una volta, forse, la musica avrà riportato più conquiste di quante guerre i governi possano mai vincere.

CLARA MORREALE

VENERDÌ 14 MAGGIO – Salone del Libro

Ore 21.00 | Arena Piemonte
L'amore dall'Egeo al Caspio
Canti d’amore e separazione da Grecia, Turchia e Azerbaijan
Con Thoni Sorano (voce), Carmelo Siciliano (bouzouki, oud, saz bağlama), Fakhraddin Gafarov (tar, oud, saz), Sinan Cem Eroğlu (kaval) e Simone Amodeo (daf, zarb)