MAGNIFICAT
mariela De Santis

Anima mea ,
e canta un inno sacrilego e straziante, dissolvimi in questo esplicito tremore, corrodi carni e l’anima tua stessa. Vinci quel mio sordido desiderio d’andare, come mai avessi amato guardare le mie terre rosse, rosse come il sangue che femmina e sterile ad ogni cambio di luna mi scopre. Allontanati anima mia dalle acque scure e voluttuose che troppe volte concupiscente guardo, come ora, ora che sto lottando con te che vuoi fuggire e scappare e devo farmi arenaria per non venirti dietro e ricordarmi che non so volare



se non quando

il corpo di quell’uomo amo e prego come un altare su cui mi muoio e mi vivo ,
quel corpo che imploro e rifuggo e tratto come radice che sotterro, disotterro e bagno con saliva, incerta se nutrire o disseccare,
il corpo a cui sorrido anche quando i miei sussulti, le alzate delle reni, sono i lontani gemiti delle battaglie tra vascelli con acqua a bordo, che con arte gli nascondo cosicché non tutto abbia ad avere di me.

Magnifica anima mia il tempo che è stato fermato nelle notti
di tenerezza,
magnifica ogni bugia che ti repelle,
magnifica i muscoli della mia mano fermàti da un angelo, ogni volta che cercavano di portare il ricordo di lui in pieno aperto mare.
Magnifica anima mia lo scoglio su cui mi infrango con amore e rabbia, quello stesso che è parte del mio nome, dio dispettoso delle voluttà e delle cure a cui ora volto le spalle attendendo solo che mi prenda dai fianchi.


Mariella De Santis