Abolfazel Jalili

'Non ho mai incontrato niente di più bello della poesia d'amore. Nel mondo che ruota, è l'unica cosa che rimane'. Parole di Hafez, il più grande poeta d'amore persiano della storia raccontato nell'omonimo film in concorso al Festival di Roma 2007


Sinossi
Hafez è un ragazzo particolarmente intelligente che a soli 17 anni riesce a terminare gli studi, superando brillantemente tutti gli esami di teologia. Ciò induce il gran Muftì, guida spirituale della città, a chiedergli di fornire lezioni private alla figlia Nabat. Hafez accetta, nonostante gli venga proibito di guardare la ragazza. Discorrendo di religione, filosofia, poesia i due giovani cominciano a nutrire forti sentimenti l'uno per l'altro. La governante, accortasi dei cambiamenti in atto, li riferisce al Mufti. Questi, infuriato con Hafez, lo caccia di casa e lo obbliga a scegliere tra l'ortodossia religiosa e la vita laica. Attaccato dall'intera comunità, il ragazzo è costretto ad abbandonare la città senza, nondimeno, riuscire ad evitare conseguenze drammatiche per la sua famiglia. Ma la sua guida spirituale gli indica un'altra via: le sette prove dello Specchio.
film


biografia

Abolfazl Jalili, nato in Iran nel 1957, ha esordito realizzando pellicole indipendenti a metà degli anni '70. Ha diretto nel 1983 il suo primo lungometraggio, Milad, seguito (tra gli altri) da Scabies (1987) e Det means Girl (1994), premiato con l'Osella d'Oro al Festival di Venezia. Dance of Dust (1998), bandito dagli schermi per 7 anni, si è poi aggiudicato diversi premi in Festival Internazionali (ricordiamo il Pardo d'argento a Locarno). Seguono: Tales of Kish (1999), diretto con Mohsen Makhmalbaf e Nasser Taghvai (presentato a Cannes) e Delbaran (2001), film che ha come protagonisti veri rifugiati afghani.