fuoco

LA NOTTE DEI FUOCHI
Ciamar marso nella Pedemontana vicentina

Un’antichissima tradizione, bruciare l’inverno per accogliere la primavera, liberarsi dai morsi del gelo, risvegliarsi dai torpori e dal lungo sonno dell’inverno, per accogliere la primavera, il germoglio del mondo.


I più vecchi ricordano ancora quando, il primo di marzo, i bambini venivano lasciati liberi di correre felici, a piedi scalzi, nei prati e potevano gridare che era arrivata la primavera!
E potremmo vedere le stelle: quando si spegneranno le luci elettriche.
Guardando dall’alto la nostra zona di notte sembra oggi un grande “lampione”, luci e luci ovunque.
I Comuni che aderiscono al progetto spegneranno “le luci pubbliche”, la popolazione sarà invitata a fare altrettanto per sole tre ore, almeno nelle luci all’esterno.

Gli antichi castellieri della preistoria

Ci fu un periodo della nostra storia, Mille anni prima di Cristo, che le popolazioni primitive per difendersi costruirono dei villaggi sulle alture più in vista e da un villaggio all’altro, i castellieri, comunicavano attraverso i fuochi con segnali prestabiliti.
In questi luoghi solitari, dove lo sguardo spazia fino all’orizzonte, sono stati raccolti molti oggetti, di ceramica, di selce…, a testimonianza della vita e della frequentazione.


Fonte. www.pedemontana.vi.it
28 febbraio 2007