comunicato:

Per riuscire vincenti nel profittevole studio di una lingua straniera bisogna avvalersi di numerosi strumenti di lavoro (grammatiche, audiocassette, CD-Rom) e soprattutto non si può prescindere dall'utilizzo di un valido vocabolario.

Del vocabolario ho un concetto chiaro e abbastanza allargato: non deve limitarsi a indicare la traduzione di un lemma, ma deve fornire numerose frasi di esempio, che possano accompagnare il discente nell'apprendimento dei modi di dire, verso la scoperta della vera anima della lingua.
Un buon vocabolario è il compagno fidato che sta al tuo fianco lungo il cammino dell'apprendimento, il maestro sempre presente che sottolinea le sfumature fra le varie accezioni di un termine, l'ancora di salvezza, il rifugio sicuro grazie al quale dissolvere ogni dubbio linguistico. Il buon vocabolario deve arrivare anche lì dove non arriva la grammatica e deve stupire come una raccolta di proverbi.
Ricordo che negli anni in cui mi avvicinai al persiano (1990-1991) esisteva solo il vocabolario Persiano-Italiano del prof. Coletti.Per la parte Italiano-Persiano dovetti affidarmi al dizionario di Rosa Maria Grifone Azemun, tuttavia ben presto mi accorsi che tale dizionario aveva bisogno di continue integrazioni e correzioni.Man mano che progredivo nello studio della lingua, mi convincevo sempre più della necessità di un buon dizionario Italiano-Persiano.
Durante un viaggio culturale in Iran nel 1994 ebbi modo di incontrare ingegneri e informatici iraniani che mi fecero conoscere un programma di videoscrittura grazie al quale era possibile scrivere un documento che contenesse frasi miste in caratteri latini e arabo-persiani. Fu allora
che decisi di lanciarmi, insieme al prof. Kassaì, in quella che tuttora definirei l'avventura più folle della mia vita: il progetto per la stesura di un nuovo dizionario Italiano-Persiano.
L'abnegazione con la quale fin dall'inizio mi sono impegnato a portare avanti questo progetto, sottraendo tempo allo svago e soprattutto alla famiglia, ha la sua ragione di essere, per quanto mi riguarda, nell'amore per una lingua affascinante, per una cultura imponente, per una
nazione ospitale, checché se ne dica. Il prof. Kassaì, dal canto suo, era mosso dalla volontà di realizzare un sogno che aveva da tempo nel cassetto: mettere a disposizione dei suoi studenti un utile strumento di lavoro per lo studio della lingua persiana. Spero davvero che presto il risultato delle nostre fatiche possa contribuire ad avvicinare culturalmente i due popoli, più di quanto non lo siano già per motivi meramente economici.Chiunque desideri offrire la propria collaborazione, può farlo seguendo le istruzioni riportate sul sito del progetto:

www.vocabolariopersiano.it


Giuseppe Mancini
IWWCM
coordinatore del progetto