Io sono Musulmano/Sohrab Sepehri
Io sono Musulmano
Il mio ghebleh (1) è la rosa rossa
Il mio Janamaz(2) una sorgente d’acqua
Il mio Mohr (3), la luce
Il prato è il mio tappeto da preghiera
Io faccio le abluzioni col palpito delle finestre
Nelle mie preghiere fluisce la luna
E l’intero spettro dei colori
La roccia si rende visibile attraverso la mia preghiera
Ogni particella della mia preghiera è scintillante cristallo
Io dico le mie preghiere
Quando il vento chiama i fedeli alla preghiera
Dall’alto del cipresso
Io dico le mie preghiere
Quando l’erba annuncia il “takbirat-al-ahram”(4)
Io dico le mie preghiere
quando sento le onde che proclamano il “Qad – Qamat”(5)
La mia Kaaba è accanto all’acqua
La mia Kaaba è sotto un’acacia
La mia Kaaba è la brezza che soffia
di giardino in giardino
Di città in città
(1) ghebleh: Qibla or Qiblah, è la direzione della Kaaba alla Mecca verso la quale tutti I Musulmani si rivolgono durante la preghiera.
(2) Janamaz è un ritaglio di stoffa con preziosi ricami cucito appositamente per conservare gli oggetti sacri.
(3) Mohr: è un pezzo di argilla indurita presa da un luogo sacro sul quale I Musulmani posano la fronte quando devono inchinarsi durante la preghiera.
(4) Takbirat-al-lahraam è un’espressione per dire :”Dio è grande” pronunciata all’inizio della preghiera quotidiana
(5) Qad- Qamat o ghad-ghaamat: in arabo significa “alzati” . Il significato letterale sarebbe “alzati per pregare”.
– Dal poema : “ Il Suono del passo dell’acqua” oppure “Il passo dell’acqua “
Sohrab Sepehri Kashan Villaggio di Chenar Estate 1964.
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Traduzione:Amir Gennaio 2011
Con la preziosa collaborazione di Barbara Fanini